Il Goshindo nasce nel 1985 da un profondo e longevo studio del M° Hiroshi Shirai. Il termine tecnico della parola è “difesa del proprio corpo”. Al contrario delle molteplici e velleitarie difese personali usate come “pacchetti mensili” per ignari avventori, il Goshindo è un’Arte Marziale e, come tale, una Via senza fine. Lo scopo di quest’arte consiste nell’immediatezza che si interpone tra l’azione e la reazione in una visione globale a 360 gradi. A differenza del Karate Tradizionale in cui alcuni Kata privilegiano una parte del corpo e in cui alcune tecniche sono di difficile applicazione, il Goshindo riporta nello studio dei suoi Kata (Forma) e del Kihon (esercizio Fondamentale) una realtà atta ad ogni circostanza.
Praticare Goshindo è piacevole per via della sua “semplicità”: posizioni non esasperate, la quasi totale assenza di calci – ad eccezione di quelli diretto (Mae Geri), tagliente o battente (Fumikomi) o di ginocchio (Hiza Geri) – e la molteplicità di tecniche di braccio, normalmente improponibili in un Kumite (combattimento) tradizionale, rendono quest’arte unica per la sua generosa versatilità. Eseguire un Kata di Goshindo fronteggiando da uno a quattro avversari senza modificarne l’essenza è come formare un mosaico con il bagaglio tecnico acquisito, senza ricorrere a futili ed evanescenti rimedi: come siamo pensiamo, come pensiamo agiamo e come agiamo risultiamo! L’abilità sta nel fare della pratica la maniera più corretta e rapida per agire senza pensiero perchè questo è già insito nell’allenamento. Questa forma di Vuoto (Kara) è la base necessaria da ricercare con la pratica affinchè il nostro fisico e la nostra mente acquisiscano armonia, elasticità e consapevolezza di ciò che si può ottenere o semplicemente fare.
Il Goshindo rivela come una tecnica qualsiasi possa avere una visione ampia: ciò che si esegue è sotto i nostri occhi, pronto per essere terminato in un istante e ricominciato molte volte altrettanto velocemente. Il Goshindo insegna ad affrontare i nostri dubbi, le nostre paure, i nostri timori, le nostre ansie; insegna a mettere a “nudo” il nostro corpo forgiandogli, passo dopo passo, un’armatura; insegna che la semplice pratica può essere longeva, eseguita senza fatica estrema anche in età anziana; insegna che il rispetto e l’educazione roteano intorno alla pratica, alla tecnica, ad un semplice gesto. Il Goshindo ci prepara a difenderci da noi stessi e quando il praticante sarà pronto per seguire la propria “Via” non avrà più avversari da combattere.
Intervista con Sensei Hiroshi Shirai, il Goshindo (un contributo da https://karate-bushinote.com/intervista/)
di Andy Campbell
Campbell: Può dirci qualcosa di più del Goshindo?
Maestro Shirai: Il Goshindo è qualcosa a cui pensavo più di quarant’anni fa. Ho cominciato a pensare che il kata era la forma corretta ma che l’applicazione della tecnica era una cosa diversa. Ho imparato la forma dei kata da Nishiyama Sensei e da molti altri insegnanti esperti, ma questo era solo kata, sapevo che l’applicazione pratica era un’altra cosa. Allora ho cominciato a pensare sempre più spesso a questo – all’applicazione di semplici tecniche di Kihon e di Kata e a come usarle praticamente. Volevo pensare più in là delle normali applicazioni dei kata. Sapevo di dover trovare qualcosa di nuovo.
Campbell: Ho ragione nel pensare che le Sue esperienze a Okinawa abbiano influenzato la Sua elaborazione del Goshindo?
Maestro Shirai: Ho studiato e guardato molte gare e altri nuovi modi di insegnare il karate. Ho visto molti punti deboli e sapevo che dovevo correggerli – come eseguire i pugni, come parare in modo più semplice, più simile al modo di insegnare di Okinawa – credevo che questo fosse più corretto.
Campbell: Lei ha anche creato dei Suoi kata. In che cosa sono differenti dai kata nel programma dello Shotokan?
Maestro Shirai: Volevo fare Shotokan più correttamente secondo la mia interpretazione, questo è diventato Goshindo. Volevo sviluppare qualcosa che non avesse punti deboli. Non volevo usare i kata Shotokan perché i kata Shotokan erano differenti. Perciò ho creato i kata di Goshindo perché volevo usare più correttamente lo spostamento del corpo, le posizioni, le tecniche di parata. Questo è stato un cambiamento rispetto ai kata dello Shotokan.
Campbell: Quali direbbe che siano gli aspetti più importanti del Goshindo? Potrebbe farli comprendere ai lettori?
Maestro Shirai: Il Goshindo è stato creato col significato di “Via dell’Autodifesa”. Tuttavia il Goshindo va nella stessa direzione dello Shotokan. Io credo che se continuate a praticare Goshindo il vostro Shotokan migliora. Questa è la ragione per cui io pratico e insegno Goshindo. In realtà non ne parlo e non cerco di convincere la gente a venire agli allenamenti di Goshindo dicendo loro che il loro karate migliorerà. So con sicurezza che il mio karate Shotokan migliorerà intensificando la pratica del Goshindo. Uno dei miei allievi, Claudio Ceruti per esempio, so che il suo Shotokan migliora grazie al suo allenamento nel Goshindo. Ora molti dei miei allievi Cinture nere cominciano a praticare Goshindo per migliorare la propria comprensione dello Shotokan.
Campbell: Sensei, quali sono i Suoi progetti futuri per l’insegnamento dello Shotokan e del Goshindo?
Maestro Shirai: Continuerò a praticarli ed insegnarli entrambi. Tuttavia, pochi anni fa, ho avuto un grave infortunio mentre stavo pescando. Sono caduto da oltre un metro d’altezza da un grosso masso. L’impatto è stato molto duro e mi sono rotto la schiena. Poi durante la convalescenza, ho recuperato la capacità di calciare. Un giorno, mentre stavo eseguendo il Kata Sochin, sul secondo yoko geri mi sono completamente strappato i legamenti interni profondi. Questo è il motivo per cui ora non riesco a calciare molto bene. Il maegeri chudan è a posto, come lo yoko e il mawashi geri gedan, ma non posso eseguirli a livello chudan o più alti. Tuttavia questo non è un problema. Praticherò ed insegnerò sempre karate. Ora c’è più attenzione sull’energia mentale, la posizione del corpo, la potenza e la velocità. Per la dimostrazione delle tecniche, ho altri istruttori ad aiutarmi. Gli allievi possono veder eseguire ottime tecniche ed ascoltare le mie istruzioni. Questo è il modo in cui insegno adesso e voglio continuare ad insegnare in futuro Shotokan e Goshindo.
Campbell: Molte grazie Sensei, per averci concesso la possibilità di intervistarLa. Ci permetta di augurarLe tutto il successo possibile per il futuro!